Club privati in Svizzera, dove la prostituzione è legale
Non tutti lo sanno ma nella vicina Svizzera, la prostituzione è legale. Non solo banchieri, dunque: i confini elvetici, insieme a quelli di alcuni Paesi come Germania e Olanda, offrono a chi vuole trasgredire o più semplicemente trascorrere qualche ora di relax, una ghiotta opportunità: frequentare liberamente uno dei club privati più gettonati, come il Bar Oceano Lugano. Ma come funziona il mondo della prostituzione legale in Svizzera? E per quale motivo sempre più italiani visitano questi club privati alla ricerca di quel che in Italia non potrebbero trovare, se non per il ricorso a rischiose vie non legali?
Sebbene ogni club sia strutturato in maniera distinta, il processo alla base della fruizione dei rispettivi servizi è comune. Il cliente interessato può entrare nel privè pagando un biglietto di ingresso che – si ricorda – NON comprende la prestazione sessuale.
Di contro, il biglietto prevede generalmente una consumazione gratuita e, se presenti, anche le fruizioni di altri servizi: alcuni club privati in Svizzera sono ad esempio organizzati con la dotazione di saune e altre opportunità che, evidentemente, vengono ricondotte al prezzo del ticket.
Detto ciò, il gestore del locale non organizza gli appuntamenti delle ragazze che qui vi lavorano. Pertanto, il cliente dovrà scegliere la ragazza con la quale poter trascorrere dei momenti di intimità, e concordare con la stessa la prestazione. Ne deriva che le escort che lavorano nei club privati svizzeri operano come libere professioniste, scegliendo cosa fare, con chi fare, quando fare e a che prezzo. Al gestore del locale verrà corrisposto un canone fisso mensile, corrispondente alla possibilità di poter prendere in locazione una camera della struttura e, ovviamente, godere di qualche bonus, come la sicurezza offerta e i cambi delle biancherie.
Chiarito quanto sopra, può essere utile ricordare che nella più evoluta Svizzera la prostituzione professionale è legale, ed è sufficiente iscriversi a un albo. Attenzione, però: all’albo è possibile accedere solamente se in possesso di una cittadinanza comunitaria, con la conseguenza che altre ragazze che hanno cittadinanza extracomuntaria (si pensi alle sudamericane) non possono dunque esercitare.
Al di là di tali regole normative, un aspetto su tutti sembra prevalere: al Bar Oceano Lugano, così come negli altri club privati svizzeri, la clientela non manca. E a non mancare è soprattutto clientela italiana, evidentemente attratta dalle opportunità concesse dal settore della prostituzione legale in Svizzera che, in buona sostanza, niente ha a che vedere con quanto (non) avviene qui da noi, e molto di più si avvicina a quel che invece accade in altri Paesi europei dove i bordelli sono legalizzati.
Insomma, anche questo è, in fondo, un flusso turistico. E se tantissime persone ogni giorno varcano i confini italiani per andare in Svizzera, e se il loro numero non sembra conoscere crisi, più di un motivo ci sarà. In attesa che, in un futuro, simili opportunità possano essere aperte anche all’interno dei confini tricolori, dove la prostituzione è invece ancora vista come un impronunciabile tabù.