Interventi estetici con il sussidio di disoccupazione
Una donna inglese, che riceve da dodici anni il sussidio di disoccupazione, ha speso 30mila euro in interventi estetici. Infatti dal 2003 la donna vive e fa vivere le sue figlie in ristrettezze per permettersi interventi di ringiovanimento.
Ognuno nella vita si pone delle priorità che sono difficilmente discutibili, ma si può ben dire che c’è ampio margine di discussione sulle priorità di una donna inglese, Andrea Dalzell, che a 49 anni ha speso 30mila euro per contrastare l’invecchiamento.
Di per se la cifra è ingente, ma niente che non si sia sentito prima parlando di follie legate alla chirurgia estetica; ma la protagonista di questa assurda storia ha pagato i vari trattamenti a cui si è sottoposta con i soldi con che l’assistenza sociale aveva destinato al mantenimento delle sue quattro figlie.
La donna, residente a Workington, disoccupata, ha rilasciato un’intervista al Mirror dichiarando di aver sottratto quei soldi dai sussidi che lo Stato inglese ha cominciato a versarle dal 2003. La donna per anni ha mangiato una sola volta al giorno e si è privata praticamente di tutto con la prospettiva di sottoporsi agli interventi, facendo vivere anche le sue figlie in ristrettezze.
Secondo la donna non fa parte della sua natura, quindi spendere tutti quei soldi in iniezioni di botulino, ringiovanimento vaginale e un intervento al seno per Andrea è una spesa ragionevole, anche se non ha un’entrata fissa.