Sono legali le app per registrare le chiamate?
Risentire più volte una conversazione importante, evitare di prendere appunti, riascoltare un particolare che in quel momento non si ricorda, dimostrare di essere vittime di stalking: possono essere moltissime le motivazioni per cui potremmo essere spinti a registrare le nostre telefonate. Le app in circolazione che consentono tale operazione in estrema comodità sono ormai tantissime ma sono legali?
La legge cambia da paese in paese ma in tutti è lecito registrare telefonate anonime per poi denunciare la cosa alle Forze dell’Ordine. In Italia la Corte di Cassazione già a partire dal 1999 (sentenza n. 7239) ha avuto modo di statuire non solo come le registrazioni occulte (cioè all’insaputa degli altri partecipanti alla conversazione) di colloqui, riunioni, telefonate siano perfettamente lecite ed abbiano lo stesso valore di una nota scritta.
E’ dunque chiaro che il nucleo centrale della questione è il ruolo che assume il soggetto che registra: qualora sia soggetto terzo rispetto ai partecipanti alla discussione/telefonata, saremo nell’ambito dell’intercettazione, come tale disciplinata in modo molto rigoroso ed inutilizzabile in fase processuale senza autorizzazione da parte del gip. Nel caso in cui il soggetto intenzionato a registrare la conversazione o la telefonata sia parte di essa, il cellulare, registratore o altro dispositivo utilizzato non farebbe altro che memorizzare digitalmente ciò che il nostro udito già capta di suo.
Per tale ragione, la comunicazione tra presenti, senza alcuna intrusione da parte di soggetti ad essa estranei, entra a fare parte del patrimonio di conoscenza degli interlocutori e di chi vi ha non occultamente assistito, con l’effetto che ognuno di essi ne può disporre. In questa prospettiva la registrazione di una conversazione ambientale o di una telefonata è per certo un ottimo strumento di difesa, ben potendo rappresentare una forma di autotutela e garanzia contro abusi, minacce, insulti e ricatti.
Si potrebbe incappare in guai seri nel caso in cui chi registra decide di divulgare senza autorizzazione la conversazione registrata ma se la si usa a titolo personale non c’è alcun tipo di limitazione. Da qui un vero e proprio boom di app di questo tipo scaricate dallo store: il vantaggio, infatti, non è solo quello di poter riascoltare all’infinito una determinata telefonata ma anche di poterla inviare, ad una seconda persona, tramite Whatsapp o mail.
Tra gli utilizzatori assidui di questa rivoluzionaria applicazione ci sono giornalisti, forze dell’ordine, vittime di stalking ma anche semplici cittadini che desiderano tutelarsi, oppure, riascoltare, solo per fare un esempio, più volte le telefonate del proprio amato.