Valore Futuro Alleanza, caratteristiche e recensione
Sebbene venga definita una polizza vita, “Valore Futuro” di Alleanza può essere considerato un investimento a pieno titolo, associato a delle interessanti modalità di gestione del capitale in grado di garantire buone prospettive di rendimento. Si tratta di una soluzione che nel corso del 2015 e anche durante l’inizio del 2016 ha suscitato la curiosità dei risparmiatori, facendo registrare fin qui numerose richieste. Vediamo quindi le caratteristiche principali di questa combinazione tra assicurazione e investimento finanziario proposta con la polizza vita Valore Futuro di Alleanza.
Chi intende sottoscrivere il prodotto, potrà farlo versando un capitale iniziale minimo di 5000 euro (di solito si consigliano importi di almeno 10 mila euro, al fine di ottenere dei rendimenti più consistenti), che potrà essere aumentato tramite versamenti della stessa cifra. In effetti, si tratta di una soluzione di investimento dedicata ai piccoli-medi risparmiatori, visto che il tetto massimo per i versamenti non può superare i 250 mila euro. Relativamente all’orizzonte temporale, le rendite iniziano a farsi interessanti dopo i 10 anni.
Il capitale verrà investito da Alleanza in due comparti principali: la resa più sicura dovrebbe essere garantita dal Fondo San Giorgio, mentre un’altra fonte di rendita proviene dall’investimento su una linea multi-comparto più rischiosa ma potenzialmente più remunerativa.
Con il primo ambito, il capitale potrà rendere con una percentuale che finora si è attestata sul 4%, anche se la compagnia assicurativa non offre delle garanzie certe sulle prestazioni future del Fondo, che comunque fin qui si è ben comportato. L’altro settore consiste in investimenti nelle economie emergenti, con possibilità di guadagno notevoli ma rischi proporzionalmente medio-alti. Proprio per limitare gli eventuali pericoli, il funzionamento di “Valore Futuro” poggia sul meccanismo “remix”, una modalità che consente di bilanciare le proporzioni impiegati nei due comparti, al fine di proteggere il capitale totale dalle possibili turbolenze dei mercati. Questa procedura si attiva ogni quattro mesi in base alle performance fatte registrare nei vari scenari finanziari, garantendo così la giusta misura tra rendimenti e protezione della somma investita.
I vantaggi e gli svantaggi di “Valore Futuro” tendono quindi a coincidere: se da una parte la polizza promette dei rendimenti interessanti e superiori alla media, il fatto che una fetta del capitale venga investito in un comparto a medio-alto rischio non rende questo prodotto privo di pericoli. Si consiglia quindi ai risparmiatori di leggere con attenzione il contratto e di fissare un appuntamento con un consulente per comprendere pienamente i pro e i contro della polizza.